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Martedì, 23 Aprile 2024
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Strage di cani a Sciacca, l'indagine prosegue: la Procura non tralascia nessuna ipotesi

Chi avrebbe avvelenato i cani potrebbe avere acquistato il veleno in un’attività commerciale ma senza patentino fitosanitario

Strage di cani a Sciacca, continuano le indagini sui chi avrebbe avvelenato i più di 30 randagi in strada. Secondo quanto riferisce l’edizione odierna del Giornale di Sicilia si è aperto un filone di indagini dalla Procura della Repubblica di Sciacca, che sta prendendo in esame tutte le ipotesi.

Strage di cani, proseguono le indagini: disposte cinque perquisizioni

Chi avrebbe avvelenato i cani potrebbe avere acquistato il veleno in un’attività commerciale ma senza patentino fitosanitario.  La Procura della Repubblica di Sciacca, con il sostituto Michele Marrone, che coordina le indagini, non sta tralasciando nulla il cerchio si è ristretto all’interno dell’area  di Muciare.

A parlare è una volontaria che ha preso con sé diversi cani.  "Nei primi giorni non stavano bene – dice Chiara Calasanzio – a causa della gastroenterite. Poi si sono ripresi e adesso stanno tutti bene. Anzi, mi sono già arrivate richieste di affido che, naturalmente, girerò al Comune con tutti i dati su coloro che si sono fatti avanti e che vogliono prendersi cura dei cani”.

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