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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Emergenza freddo nelle scuole, il Comune compra le stufe

Purtroppo, non possono essere accese in tutti gli istituti, perché l'impiantoe non regge il carico elettrico. L'assessore Testone replica alle accuse dell'opposizione: "Si è oltrepassato ogni limite"

Il Comune di Sciacca corre ai ripari per fronteggiare l'emergenza freddo nelle scuole senza riscaldamento. L'amministrazione ha, infatti, provveduto all'acquisto di una dozzina di stufe, ma - come si legge sul Giornale di Sicilia - non in tutti gli istituti possono essere accese, dal momento che in certi casi, come il plesso "Loreto", l'impianto elettrico non regge il carico aggiuntivo.

"L’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Maria Antonietta Testone, - si legge sul quotidiano - ieri ha ricordato che è in corso il monitoraggio degli impianti di riscaldamento delle scuole e che entro la prossima settimana tutto sarà funzionante".

Il mancato funzionamento dei riscaldamenti alla ripresa dell’attività, dopo la pausa natalizia, ha scatenato a Sciacca anche una bagarre politica con l’opposizione che ha chiesto le dimissioni dell’assessore Testone.

“Si è oltrepassato ogni limite - ha detto l'assessore, replicando alle accuse - . Si sta ormai speculando da più parti, e pesantemente, sull’onda di quanto accaduto in questi giorni con gli impianti di riscaldamento nelle scuole. Le prossime elezioni hanno fatto alzare i toni degli interventi, anche strumentalmente, contro chi lavora ogni giorno con passione e spirito di servizio. Ed è diventato troppo facile addebitare responsabilità all’assessore di turno, come se potesse con una bacchetta magica risolvere problemi ereditati e sostituirsi pure agli uffici".

"Questa amministrazione comunale, comunque, con i finanziamenti ottenuti, - ha aggiunto l'assessore - ha cominciato a invertire la rotta con l’efficientamento di alcune scuole. Proprio venerdì abbiamo ritirato l’autorizzazione dall’Ufficio Dogane di Agrigento relativa all’impianto fotovoltaico della Mariano Rossi che consentirà la sua attivazione. C’è pure chi punta il dito sulla ridefinizione della struttura organica del Comune, dovuta per legge. Non c’è stata nessuna confusione di ruoli tra i dirigenti dopo la rimodulazione dei compiti. Ci sono delle precise e chiare competenze tra i diversi settori e di chi li coordina. Ci sta la critica, ma si è andati oltre. Io continuo a lavorare, per il bene della mia città”.

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