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Mangiacavallo: "Le Terme di Sciacca ancora una volta usate per propaganda elettorale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Le Terme di Sciacca diventano un tema caro alla politica soprattutto in prossimità di scadenze elettorali. In questi giorni Panepinto e Lo Bello, esponenti e candidati del PD per le prossime elezioni regionali, che con Crocetta chiusero le Terme nel 2015, tornano sull'argomento per annunciare un imminente decreto per la concessione dei beni al Comune di Sciacca. Lo Bello annuncia che lunedì prossimo consegnerà personalmente in giunta l'atto che trasferisce le Terme al Comune di Sciacca, Panepinto afferma che mercoledì prossimo l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, consegnerà le Terme di Sciacca al Sindaco.

Peccato che ad oggi, nonostante sia trascorso più di un mese dalla sottoscrizione di un atto notarile che ha sancito il transito di una parte del patrimonio termale dalla Terme di Sciacca Spa alla Regione Siciliana, concretamente non sia ancora avvenuto alcun passaggio formale previsto dal predetto atto. Pertanto è più che lecito il dubbio che si tratti di annunci con finalità meramente elettorali.

“E' una mancanza di rispetto verso l'intelligenza di tutti i Saccensi – dichiara Matteo Mangiacavallo, deputato regionale del M5S – ed è chiaro pure ai bambini che, per l'ennesima volta, le Terme di Sciacca sono utilizzate con finalità meramente elettorali. C'è chi si ricorda della loro esistenza solo nei periodi antecedenti le elezioni, diffondendo annunci dall'inconfondibile carattere propagandistico”.

“Siamo in balia di smanie elettorali. – continua Mangiacavallo – Questi frenetici stati di agitazione degli esponenti di governo regionale prima hanno fatto perdere al Comune di Sciacca le stufe, che sono rimaste alla società in liquidazione, e adesso faranno pervenire i beni restanti al Comune sulla fiducia, dato che ancora il passaggio di consegne tra Regione Siciliana e Terme di Sciacca Spa non si è concluso. Inoltre rimangono del tutto poco chiari quali saranno l'oggetto e i termini del decreto di concessione che sarà sottoscritto in fretta e furia prima del 5 novembre”.

“Si tratta dunque dell'ennesima colossale operazione propagandistica del governo Crocetta e dei suoi interlocutori locali – conclude il parlamentare saccense – che con 'grande esperienza' e 'abilità' cacciano fuori l'argomento Terme durante la campagna elettorale per le regionali, così come avevano fatto qualche mese fa durante quella per le amministrative. La competenza di questi stessi signori invece sparisce come neve al sole nel momento in cui si comincia a parlare di riaprire gli stabilimenti termali”.
 

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